Tutti sappiamo che l’acqua è una risorsa preziosa che merita rispetto, ma nei nostri gesti quotidiani, purtroppo, lo dimentichiamo spesso. Sarà anche per questo che dal 1992 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Mondiale dell’Acqua che cade il 22 marzo di ogni anno. Una data voluta per ricordare al mondo intero che la terra è sì ricca di acqua – ne è ricoperto i tre quarti del pianeta – ma che ancora troppe persone non ne hanno accesso per l’igiene personale e per abbeverarsi. L’Italia ha risorse idriche in abbondanza, ma non in tutte le regioni, e a lunghi periodi di piogge intense si susseguono estati di siccità. Abbiamo quindi una responsabilità morale verso noi stessi e verso chi vive in condizioni di scarsità idrica.
Il fatto che l’acqua sia un bene sempre presente e a nostra completa disposizione ci porta a sottovalutare quanta ne consumiamo, o meglio, quanta ne sprechiamo. Sappiamo quanto sia importante per la nostra vita, tanto che stiamo sempre attenti a seguire il consiglio del medico di berne almeno un litro e mezzo al giorno per purificare l’organismo dalle tossine, aiutare la digestione e mantenerci ben idratati, ma è altrettanto importante osservare, ad esempio, per quanto tempo teniamo aperto il rubinetto inutilmente. Quante volte vi sarà capitato di lasciare scorrere fiumi d’acqua mentre vi lavate i denti? È giusto essere consapevoli che questa noncuranza ha un impatto devastante sul pianeta.
In Italia consumiamo circa 150 metri cubi di acqua a testa per usi personali e domestici, ma potremmo abbattere notevolmente questo numero se seguissimo alcune buone pratiche come:
– installare uno sciacquone a doppio pulsante ed evitare di tirare lo scarico per un piccolo pezzettino di carta o per un po’ di capelli nel water
– chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti
– fare partire lavatrice e lavastoviglie solo quando sono a pieno carico
– aggiustare perdite ai rubinetti e installare dei riduttori di flusso
– sfruttare l’acqua piovana per innaffiare le piante e per lavare frutta e verdura
– preferire la doccia alla vasca, purché si chiuda l’acqua quando c’insaponiamo o ci laviamo i capelli.
Questi piccoli accorgimenti tanto piccoli non sono, perché possono davvero influire sul risparmio idrico del pianeta, in cui l’acqua inizia a scarseggiare a causa del riscaldamento globale e dell’inquinamento, e su quello in bolletta.