Quante volte vi è capitato di andare in un ristorante carino o in un wine bar che prometteva bene, il cameriere vi serve il calice di vino che avete ordinato e quando portate il bicchiere alle labbra vi accorgete che è opaco e con sgradevoli aloni? Forse vi viene anche il dubbio che non sia proprio pulito e il vino cambia improvvisamente sapore. In pochi minuti un ristoratore può mettere in gioco l’immagine del proprio locale e screditare il duro lavoro messo per offrire ai propri clienti prodotti di alto livello, e tutto per un alone di calcare. Sembra fantascienza, ma un bicchiere è un biglietto da visita molto importante, uno dei primi oggetti che tocchiamo e vediamo quando ci sediamo a un tavolo di un ristorante o al bancone di un bar. Per questo merita la dovuta cura: è anche attraverso un bicchiere che passa l’immagine di un locale.
Come risolvere allora il problema delle tracce antiestetiche di acqua e calcare rimaste sul fondo dei calici o su tutto il bicchiere? Non sempre le lavastoviglie riescono ad asciugare l’umidità rimasta dopo il lavaggio e qualcuno deve ripassare ogni bicchiere e posata con un panno. Ottenere una brillantezza impeccabile richiede tempo e lavoro, con il rischio, tra l’altro, di rompere molti bicchieri. Durante la progettazione del nostro asciugatore automatico Windry, in Zernike abbiamo pensato a quali fossero le difficoltà nella gestione di bicchieri e posate appena lavati. Mettendo insieme il valore d’immagine e l’esigenza di risparmiare su tempo e manodopera, abbiamo brevettato un macchinario compatto per dire addio una volta per tutte a panni e strofinacci poco igienici. Da alcune ricerche è emerso, infatti, che questi utensili, finalizzati alla pulizia, in realtà sono più sporchi di un bagno poiché nell’umidità i batteri proliferano e tracce di grasso possono restare attaccate nelle fibre.
Sarebbe buona norma utilizzare un panno pulito per ogni asciugatura per poi lavarlo ad alte temperature. Tuttavia, c’è anche il rischio che gli straccetti usati per lucidare i bicchieri entrino inavvertitamente a contatto con alimenti contaminati e i danni sarebbero notevoli, sia per le persone, sia per il locale. Per finire, non dovrebbero lasciare pelucchi e rigare il vetro o il cristallo. Tanto lavoro, igiene non garantita per risultati non sempre impeccabili: eliminare il maggior numero possibile di panni, spugne e straccetti è un toccasana per la salubrità di una cucina e per l’immagine di un locale. Se poi si risparmiano tempo e denaro, è ancora meglio!
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